Il contributo di questo mese per gli Itinerari d'estate con i Musei di Fiesole prova a portare un po' di tregua dal caldo di agosto, proponendo un percorso tra acqua e storia.
Sarà questo lo spunto per un breve itinerario tra i monumenti più significativi di Fiesole, da scoprire attraverso una grande protagonista: l'acqua.
Sebbene la città non sia attraversata da corsi o fiumi importanti, la presenza dell'acqua è una costante nella storia di Fiesole e, in un certo senso, ha da sempre affascinato e incuriosito molti.
Giovanni Villani, cronista del XIV secolo, infatti, descriveva Fiesole come una città con "grande abbondanza" di "fontane finissime e sane". Per il cronista, l'acqua raggiungeva la città tramite un "maraviglioso condotto delle montagne di sopra Fiesole"; nel Medioevo, quindi, c'era ancora memoria di quell'acquedotto romano di cui sono state trovate alcune tracce archeologiche e che assicurava alla città l'approvvigionamento idrico.
Il Villani, inoltre, ci informa che a Fiesole in tempi antichi vi era un "bagno reale" in grado di curare molte infermità.
Non sappiamo con certezza a cosa si riferisse l'autore, ma, se interpretiamo quel "bagno" come un luogo in cui potersi immergere e riccamente decorato (come suggerirebbe l'aggettivo "reale"), viene spontaneo associarlo alle terme romane oggi conservate all'interno dell'Area Archeologica.
È proprio questa la prima sosta del nostro piccolo percorso.
Costruite alla fine del I secolo a.C., le Terme romane dell'Area Archeologica oggi mantengono numerose tracce del ruolo fondamentale che l'acqua aveva al loro interno. Tutti i cittadini fiesolani potevano recarsi alle terme per rigenerare mente e corpo, oltre che per praticare sport e intrattenere conversazioni.
Tralasciando qui la spiegazione degli ambienti che caratterizzavano il complesso termale, invitiamo invece a soffermarsi su dettagli che spesso passano inosservati...
L'acqua, passando attraverso condutture e canalette, confluiva in cisterne e andava poi a riempire le piscine per il nuoto e le vasche per il bagno. Di queste strutture rimangono tracce evidenti e, camminando nell'area archeologica nei pressi delle terme, è particolarmente facile individuare le canalette in pietra serena (ben riconoscibili grazie al solco centrale), che ci ricordano come questo luogo, in antichità, fosse ricco di acqua, di fontane e di vasche (Fig. 1).
Anche in piena estate, rigagnoli naturali e zone umide sono molto frequenti nell'Area Archelogica, specialmente nella zona del teatro romano e (persino) dentro il Museo Archeologico. Qui, presso le scale che immettono alle sale dedicate ai Longobardi, è possibile passare accanto a una struttura antica (probabilmente già presente in epoca etrusca), sulla quale scorre sempre un filo d'acqua. Il luogo è perfetto per una breve e fresca sosta! (Fig. 2)
Uscendo dai Musei e passeggiando per Fiesole, è davvero facile imbattersi in fontane e fontanelle; alcune di queste sono ancora attive, altre non più, ma testimoniano tuttora la ricchezza di acqua di cui la città ha sempre goduto. Tuttavia, le testimonianze idriche archeologiche forse più affascinanti si trovano nella frazione di Borgunto. Già nell'Ottocento i turisti si recavano qui per vedere la Fonte Sotterra, una grotta artificiale che la tradizione fa risalire all'epoca etrusca. (Fig. 3)
Sebbene non ci siano evidenze in grado di fornirci una precisa datazione, è indubbio che la Fonte Sotterra sia stata da tempo immemore al centro della vita quotidiana dei fiesolani. Si tratta di una cavità scavata dall'uomo nella roccia e nella quale confluiscono le acque provenienti dai rilievi di Sant'Apollinare e di Montececeri.
La particolarità della Fonte Sotterra, che la distingue da un semplice serbatoio di acqua, è la possibilità di accedervi dall'alto tramite una scalinata. All'interno della grotta la temperatura è costantemente sui 13°C. Queste peculiarità hanno permesso per lungo tempo agli abitanti della zona di utilizzare la Fonte come una sorta di 'frigorifero': sulla rampa di accesso, infatti, venivano comunemente lasciate ceste di frutta e verdura, così da garantirne una buona conservazione.
La Fonte Sotterra, dopo l'ottocentesca installazione di un cancello e di una pompa esterna per impedire agli utenti di cadere nell'acqua, fu utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando venne trasformata in rifugio antiaereo. In seguito, cadde in abbandono.
Oggi, per motivi di sicurezza, questo straordinario manufatto idrico non è visitabile, ma rimane ben visibile il suo ingresso.
Qui, per consacrare alla Vergine Maria un luogo che si credeva strettamente legato a leggende pagane, nel XVII secolo fu posto un piccolo tabernacolo, di cui oggi rimane la struttura svuotata dall'immagine sacra (Fig. 4).
Come detto, non ci sono testimonianze che ci permettano di attribuire la Fonte Sotterra all'epoca etrusca, come vorrebbe la tradizione ottocentessca; tuttavia, a pochi metri da essa è presente un'altra cisterna al cui interno sono stati trovati alcuni frammenti ceramici in bucchero (Fig. 5).
Nonostante neanche questi rinvenimenti permettano una datazione certa e puntuale, il cosidetto "bottino di San Bernardino" (posto al di sotto del piano stradale e di cui a lungo si era dimenticato l'accesso) è ritenuto precedente alla Fonte Sotterra.
Ad ogni modo, fonti, rivoli affioranti, vasche, cisterne, pozzi, fontane e fontanelle sono disseminati in tutta la città.
Basta avere il giusto spirito di osservazione per scovarli...
Irene Dei
Riferimenti bibliografici
Bellini Delle Stelle F., Mannari A., Sabelli R., 1984, Le terme romane di Fiesole, Firenze.
Comune di Fiesole, 2000, La Fonte Sotterra, un patrimonio di Fiesole, Firenze.
Villani G., 1348, Nuova Cronica, Firenze.
Credits fotografici
Immagine di anteprima - De Vegni, Fonte sotterra, incisione, immagine tratta da https://www.amicideimuseidifiesole.it/attivit%C3%A0/2009-la-fontesotterra/
Fig. 1 - Canalette delle Terme romane di Fiesole, foto dell'autrice.
Fig. 2 - Struttura antica all'interno del Museo civico Archeologico di Fiesole, foto dell'autrice.
Fig. 3 - Veduta dell'ingresso della Fonte Sotterra, immagine tratta da Bellini Delle Stelle F., Mannari A., Sabelli R., 1984, Le terme romane di Fiesole, Firenze, p. 8.
Fig. 4 - Ingresso della Fonte Sotterra, foto dell'autrice.
Fig. 5 - Fonte di San Bernardino, immagine tratta da Bellini Delle Stelle F., Mannari A., Sabelli R., 1984, Le terme romane di Fiesole, Firenze, p. 10.